O invidia, radice di mali infiniti,
verme roditore di tutte le virtù!
Come si esprimono certi allenatori:
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"I miei giocatori quando vedono il pallone devono essere arrapati"
"Nel calcio di oggi segni un gol e sei un campione; prendi un palo e sei un coglione"
"Io penso che per segnare bisogna tirare in porta"
"Sempre meglio essere primi in classifica che ultimi"
"Questo Torino è abbastanza incredibilmente sfigato..."
"Per vincere occorre che il portiere pari, i difensori difendano, gli attaccanti attacchino e i centrocampisti...centrocampastino!"
"Se dimagro un po' mi sento ancora un bell'uomo"
"Accardi era claudicante al labbro"
Un uomo, tutto incazzato, si rivolge alla propria moglie:
"Ma senti quello di sopra come tiene alto il volume della radio, alle due di notte! Pazzesco! Adesso vado su e gli spacco la faccia!"
Dette queste concitate parole, si alza dal letto, si mette le pantofole e la vestaglia, apre la porta di casa e tutto agitato, sale verso il pianerottolo di sopra. La moglie lo rincorre trafelata e gli grida:
"Stai attento Roberto: ho saputo che quello che abita in quell'appartamento è un pugile!"
Proprio nello stesso istante il pugile apre la porta e grugnisce:
"Che vuole?!"
E Roberto: "Gnente! C'è per caso un pigiama-party?"
"Guarda, io a farei anche qualche scappatella extraconiugale, ma il fatto è che mi è quasi materialmente impossibile"
"Ma va là! E perché mai?"
"Credimi: mia moglie mi sta sempre incollata!"
Il peggior peccato contro i nostri simili
non è l'odio, ma l'indifferenza:
questa è l'essenza della disumanità.