Lucio Anneo Seneca
Filosofo e drammaturgo romano
(4 a.C. - 65 d.C.)
(La foto si riferisce al Busto marmoreo di Seneca, scultura anonima del 17° secolo, Museo del Prado di Madrid)
Haec sit propositi nostri summa: quod sentimus loquamur, quod loquimur sentiamus, concordet sermo cum vita
Questa la sostanza del nostro assunto: dire ciò che pensiamo, pensare quel che diciamo; le parole concordino con lo stile di vita.
Federico del Sagrado Corazón de Jesús García Lorca
(Fuente Vaqueros, 5 giugno 1898 – Víznar, 19 agosto 1936)
Poeta e drammaturgo spagnolo
Notturno
Ho tanta paura
delle foglie morte,
paura dei prati
gonfi di rugiada.
Vado a dormire;
se non mi sveglierai
lascerò al tuo fianco
il mio freddo cuore.
Che cosa suona
così lontano?
Amore. Il vento sulle vetrate,
amor mio!
Ti cinsi collane
con gemme d'aurora.
Perché mi abbandoni
su questo cammino?
Se vai tanto lontana
il mio uccello piange
e la vigna verde
non darà vino.
Che cosa suona
così lontano?
Amore. Il vento sulle vetrate,
amor mio!
Non saprai mai
o mia sfinge di neve,
quanto
t'avrei amata
quei mattini
quando a lungo piove
e sul ramo secco
si disfa il nido.
Che cosa suona
così lontano?
Amore. Il vento sulle vetrate,
amore mio!
Serial
Inglese - Pronuncia: sìeriel, da series «serie»
- Scritto (specialmente romanzo) pubblicato in più puntate, in numeri successivi di una rivista. Forma narrativa a episodi, realizzata in serie di fumetti oppure sviluppata per trasmissioni radiofoniche e più spesso televisive, imperniata sulle vicende di un numero ristretto di personaggi fissi e caratterizzata dalla ripetizione di uno stesso schema narrativo o di situazioni simili; quello televisivo si caratterizza (specialmente rispetto alla soap opera) per la cadenza settimanale e l’orario di trasmissione (generalmente in prima serata), oltre che per la buona qualità della sceneggiatura e delle riprese.
- Come aggettivo per esempio serial killer, dove serial è usato come aggettivo e con il significato di «seriale», uno dopo l'altro, in serie.
Virgulto
Dal latino: virgultum, aggettivo virgultus «pieno di ramoscelli», derivato di virgula «ramoscello sottile», diminutivo di virga «verga, ramoscello»
- Arbusto con rami sottili e numerosi.
- Per estensione: ramo giovane e flessibile, pollone, getto.
- In senso figurato: giovane discendente di una famiglia, specialmente nobile.
- Sinonimi: germoglio, getto, pollone, ramoscello. Rampollo, discendente.
Publio Ovidio Nasone
Poeta latino (43 a.C.- 18 d.C.)
Quid magis est saxo durium, quid mollius unda?
Dura tamen molli saxa cavantur aqua
Cosa c’è di più duro del sasso, cosa più molle dell’acqua? Eppure i duri sassi sono scavati dalla molle acqua.