Tempio di Saturno - Foro romano - Roma
Giovenale
(Satire, XIII, 141).
Quia tu gallinae filius albae, nos viles pulli, nati infelicibus ovis
Poiché tu sei figlio della gallina bianca, noi siamo poveri pulcini nati da uova disgraziate
Costatazione del poeta che allude agli uomini; alcuni nascono sotto una buona stella, altri no.
Mercenari svizzeri attraversano le Alpi, dopo la conquista di Cremona
Miniatura del 1510 di Diebold Schilling the younger
Freelance
Inglese - Pronuncia: frìilàans = lancia libera (il termine più corretto è Freelancer (libero professionista) fu usato per la prima volta da Sir Walter Scott in Ivanhoe (1820) per indicare i soldati di ventura medioevali.
Significato
Chi presta la propria opera professionale e svolge liberamente il proprio lavoro senza contratti esclusivi con case editrici, aziende. In particolare sono scrittori, giornalisti, fotografi, musicisti ecc.
Grammatica
Nato come sostantivo (a freelance), così come in "libero professionista" (freelancer). Recentemente il termine si è arricchito dell'aggettivo (a freelance journalist), del verbo (a journalist who freelances) e dell'avverbio (she worked freelance).
Signor vigile, signor vigile...
... grida un bambino a un ghisa - Venga subito!
Il mio papà sta prendendosi a botte con un estraneo!"
L'uomo arriva sul posto e trova due persone che se le stanno dando di santa ragione.
"Beh, piccolo, quale dei due è tuo padre?"
"Non lo so! È proprio per questo che si stanno picchiando!"
Genìa
Dal greco: gheneà = origine, razza.
Significato
- In origine veniva usata comunemente ed in senso letterale come stirpe, razza, assieme di persone della stessa origine e, per estensione, di animali o cose della stessa famiglia, specie o qualità.
- Attualmente genìa, nel linguaggio comune, ha un valore spregiativo: accolta di persone malvagie, unite o no da rapporti di parentela; gentaglia: una brutta genìa, una genìa di ladri, di imbroglioni, di farabutti.
Sinonimi
(In senso letterale) discendenza, stirpe, razza, schiatta, progenie.
(In senso spregiativo) banda, accozzaglia, gentaglia, gentaccia, marmaglia.
Contrari
gente perbene.
Applet
Inglese - Pronuncia: àplet; composto da "app" (application) + "let" (suffisso diminutivo inglese) = "applicazioncina".
Neologismo degli anni 90: In informatica, piccola applicazione non compilata (quindi interpretabile e funzionante su più sistemi) specificatamente inserita in una pagina web che svolge un compito specifico come ad esempio eseguire delle animazioni, menù più o meno complessi o comunque che rende una porzione della pagina interattiva rispetto ad un preciso argomento, infine possono fungere da interfaccia utente per piccoli compiti come ad esempio l'inserimento di parametri - anche se il termine è stato coniato per il linguaggio JAVA rientra in questa categoria anche la tecnologia FLASH.
Le Applet non sono da confondere con le ancora più recenti "APP" che pure simili, sono invece compilate specificatamente per la piattaforma (macchina, sistema operativo, eventuale programma contenitore) su cui devono essere utilizzate.
Attualmente interpreti JAVA sono stati inseriti nelle più impensate macchine (hardware), per esempio nei decoder satellitari e del digitale terrestre oppure su macchinari medicali e persino sulle centraline delle automobili. L'interprete FLASH invece è stato scartato dalla APPLE -non per antagonismo- ma per la convinzione che le APP saranno la tecnologia del futuro per queste funzioni.