NiceDie.it

Affronta la tua giornata con una sana risata
Mercoledì, 13 Gennaio 2010 01:00

#2novembre #Poesia dal Myricae (1891) di Giovanni Pascoli [Il giorno dei morti]

Scritto da 
Vota questo articolo
(1 Voto)

Piangono. Io vedo, vedo, vedo. Stanno
in cerchio, avvolti dall’assidua romba.
Aspetteranno, ancora, aspetteranno.

I figli morti stanno avvinti al padre
invendicato. Siede in una tomba
(io vedo, io vedo) in mezzo a lor, mia madre.

Solleva ai morti, consolando, gli occhi,
e poi furtiva esplora l’ombra. Culla
due bimbi morti sopra i suoi ginocchi.

Li culla e piange con quelli occhi suoi,
piange per gli altri morti, e per sè nulla,
e piange, o dolce madre! anche per noi;

e dice: — Forse non verranno. Ebbene,
pietà! Le tue due figlie, o sconsolato,
dicono, ora, in ginocchio, un po’ di bene.

Forse un corredo cuciono, che preme:
per altri: tutto il giorno hanno agucchiato,
hanno agucchiato sospirando insieme.

E solo a notte i poveri occhi smorti
hanno levato, a un gemer di campane;
hanno pensato, invidïando, ai morti.

Ora, in ginocchio, pregano Maria
al suon delle campane, alte, lontane,
per chi qui giunse e per chi resta in via,


Letto 8490 volte Ultima modifica il Venerdì, 02 Novembre 2018 09:28
Devi effettuare il login per inviare commenti

Web Traffic (solo Italia)

Per il momento Oggi63
Ieri338
Settimana Scorsa5485
Mese Scorso14133
Da Gennaio 2015 (2.0)3256443

Google-PageRank Checker
Powered by CoalaWeb

Log in/Log out