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Affronta la tua giornata con una sana risata
Armando Testi

Armando Testi

Studi umanistico-letterari; un lungo passato da imprenditore nel settore della moda; importanti obbiettivi -anche internazionali- raggiunti; da sempre interessato alle questioni delle aziende.

Opera dal 1998 nel settore Informatica & Internet; da oltre 10 anni in collaborazione con «Luigi Caruso» per fornire ai propri clienti -anche nella modalità chiavi in mano- soluzioni integrate -particolarmente- innovative e creative.
Attualmente sta collaborando con il progetto «WeEurope» come Noi-Europa che basa i suoi obbiettivi sulla doppia dicotomia:

  1. promozione del territorio e sostegno alle piccole imprese;
  2. locale e globale.

In particolare si sta dedicando alla gestione della prima emanazione del progetto: questo sito - nelle aree «front-end» & «business-end».

Proverbio latino

Fames pellit lupum e silvis

La fame fa uscire il lupo del bosco

Crash

Inglese - Pronuncia: crèsh, dal verbo (to) "crash" = fracassarsi, crollare.

Significato
  1. E' una voce di origine onomatopeica.Interiezione usata nella forma grafica dei fumetti o come voce che riproduce e indica il rumore di qualcosa che cede di schianto, si rompe.
  2. Rumore di un urto o uno schianto: ho sentiro un tremendo crash.
  3. In senso figurato:
    - Crollo di borsa, crac.
    - Nel linguaggio dell'informatica, blocco improvviso e irreparabile di un sistema di elaborazione dovuto al cattivo funzionamento dei programmi applicativi, del sistema operativo o delle apparecchiature.
Mercoledì, 08 Luglio 2015 02:00

#Aforismi: alcune frasi di #VascoRossi

Vasco Rossi 

Anche noto come Vasco o con l'appellativo Il Blasco 
(Zocca, 7 febbraio 1952) Cantautore italiano.

  • Essere saggi nella vita aiuta, ma io sono fatto a modo mio...non c'è un cazzo da fare.
  • Sai... essere liberi costa solo qualche rimpianto!
  • E intanto i giorni passano, ed i ricordi sbiadiscono... e le abitudini cambiano.
  • Nessuno può giudicare le mie scelte o i miei pensieri, perché nessuno ha mai provato le mie emozioni o i miei dolori...
  • Sapete perché i giovani mi seguono? Perché io canto quello che Loro canterebbero, se non lo cantassi io. E perché hanno paura del buio. Come me!
  • Ma che ne sai tu di un mondo che si può vivere soltanto se stai attento dove metti i piedi...
  • Il mondo è vostro, è nelle vostre mani. Fate quel cazzo che volete... ma fatelo bene!
  • Guardala in faccia la realtà... è "meno dura!
  • E ho guardato dentro un'emozione e ci ho visto dentro tanto amore che ho capito perché non si comanda al cuore.
  • Fai quello che credi, ma credici fino in fondo.
  • Io non sono un cattivo maestro. Non sono proprio un maestro: semmai sono cattivo, ma maestro no. Non sono un esempio, sono una persona, un uomo. Sono la voce di chi non ha voce, sono la voce della gente.
  • Vivere, vivere anche se sei morto dentro, vivere... E sorridere dei guai proprio come non hai fatto mai e sperare che domani sarà sempre meglio...

Cicerone

(Pro Rabirio Postumo, IV, 9)

Usus magister est optimus

La pratica è un ottimo insegnante

Lunedì, 13 Giugno 2016 02:00

#Barzellette #xbambini: febbrone...



Il medico

"Come va?"
"Non bene dottore!"
"E la febbre?"
"E' salita così tanto che l'ha presa anche l'inquilino del piano di sopra!"

Sabato, 15 Marzo 2014 01:00

#Barzellette: Ciro e San Gennaro...

Ciro è un napoletano

molto povero che vive in una piccola soffitta a Milano.
Un brutto giorno il suo alloggio prende fuoco:
"San Gennaro! San Gennaro! Aiutami tu!"
E infatti San Gennaro arriva;
"Ciro, buttati dalla finestra ed io farò in modo che tu possa atterrare sano e salvo..."
"San Gennaro, ma siete proprio sicuro?"
"Come, prima mi invochi e poi non ti fidi?..Mi meraviglio di te!"
"San Gennaro mio, se lo dite voi, io vi credo..."
E così dicendo Ciro si butta, ma finisce sfracellato al suolo.
Arrivato in Paradiso, viene accolto da San Pietro:
"Dunque, vediamo, Ciro, ma tu dovevi arrivare fra venticine anni! Come mai sei già qui?"
Ciro racconta la storia dell'incendio e dell'intervento di San Gennaro.
San Pietro rimane perplesso:
"San Gennaro? Ma sei prprio sicuro?"
"Così lui mi ha detto!"
Sal Pietro gli chiede se saprebbe riconoscerlo e così Ciro segue San Pietro in giro per il Paradiso.
Arrivano al ristorante dove un gruppo di santi sta banchettando e San Pietro gli chiede se fra questi
individua San Gennaro.
Ciro scruta bene e poi ne riconosce uno:
"Eccolo è proprio lui!"
San Pietro si avvicina al santo e lo redarguisce:
"Sant'Ambrogio! La vuoi smettere una buona volta con i tuoi stupidi scherzi ai meridionali?"

Proverbio latino

Quod scripsi scripsi

Quello che ho scritto ho scritto

Waterloo

Francese - Pronuncia: vaterló.

Significato

Dal nome della località belga in cui avvenne la disfatta di Napoleone.
Città che viene citata a significare, per antonomasia, una sconfitta definitiva, un fallimento totale specialmente di iniziative comportanti rischi e conflitti: la grande impresa da cui si attendeva un grande trionfo si è invece risolta in una vera Waterloo.

Un signore

alla cassa della discoteca:
"Quanto costa l'entrata?"
"Dieci euro con la dama", risponde la cassiera.
"E se porto gli scacchi è la stessa cosa?"

In uno scompartimento

del treno due sacerdoti e un finanziere stanno chiacchierando:
"Sono molto soddisfatto dei miei parrocchiani, mi amano molto e quando mi incontrano mi chiamano addirittura eminenza!"
"Devo dire che anche i miei parrocchiani hanno grande stima della mia persona: i più affezionati mi chiamano addirittura santità!"
"E cosa dovrei dire io allora? - interrompe il finanziere - quando mi vedono comparire esclamano: Cristo!"

Proverbio latino

 extrema exquisita remedia optima sunt

A mali estremi sono ben indicati gli estremi rimedi

Home banking 

Inglese - Pronuncia: houm bènkin = banca in casa.

Significato

Consiste nella possibilità di usufruire dei più svariati servizi bancari senza doversi recare appositamente in banca, ma utilizzando semplicemente un computer o uno smartphone ed una connessione ad internet.
I servizi di home banking permettono di risparmiare tempo, denaro ed avere più completezza di informazioni.
E’ possibile effettuare le principali operazioni in qualsiasi momento della  giornata,  anche negli orari in cui le banche sono chiuse.   Inoltre effettuare operazioni attraverso l’Home Banking è di solito più conveniente che fare  le stesse operazioni allo sportello, evitando perdite di tempo e file.
L'introduzione di questo sistema, oltre ad interessare le banche già esistenti, ha recentemente permesso 
la nascita di banche totalmente on-line (conti on-line "puri") per le quali le operazioni bancarie possono 
essere effettuate esclusivamente in rete (tali istituti di credito non possiedono, cioè, sportelli aperti al pubblico).

Provocazione del bambino alla zia

Zia, puoi chiudere gli occhi per favore?
"Luigino, perché dovrei farlo?"
"Papà ha detto che quando chiuderai gli occhi diventeremo molto ricchi e allora potrò avere tutti i giocattoli che voglio!..."

Durante un'assemblea scolastica

dei genitori, il padre di un ragazzo chiede all'insegnante come va suo figlio.
"Ad essere sinceri le cose non vanno tanto bene. Ad esempio, la settimana scorsa, gli avevo chiesto chi aveva vinto tra Roma e Cartagine e lui non ha saputo rispondermi"
"Beh, lo deve scusare. Vede, la colpa è tutta mia, perché in casa non parliamo mai di calcio!"

Il bambino sta studiando

"Papà, dove sono le piramidi?"
"Chiedilo alla mamma, è lei che mette a posto tuttte le cose in casa"

occhi piccoli grande naso schiacciato barba e baffi sorride sempre

Luigi Proietti, detto Gigi

(Roma, 2 novembre 1940)
Attore, comico, regista, cantante, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.

Aforismi di Gigi Proietti

  • Figlio di puttana! - Ah, ah, lassa perde pora mamma.
  • Vivi lascia vivere ma soprattutto... nun te fa pijà per culo.
  • La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia famigliare in un semicerchio.
  • Durante una farsa si ride con le lacrime agli occhi. Finita la farsa, le risate finiscono e rimangono solo le lacrime agli occhi.
  • Mi diverto e mi pagano pure. È una pacchia.
  • Buongiorno, lei è il proprietario? Sì! Eh senta, io ho mangiato nel suo ristorante, bene. Adesso, se io je dico che non c’ho ‘na lira per pagà il conto, lei che fa? Io te do subito otto calci sulle palle! Caro, eh! Molto caro, perché qua dietro, alla trattoria “Da Romoletto”, con tre calci nelle palle, io magno primo, secondo, contorno, dessert, bignè, frappè, bocconotti, frutta a piacere, caffè con schizzo, ammazzacaffè, pane e coperto!
  • [Sulle accuse di ripetitività, rivoltegli da alcuni critici] A volte lo spettatore meno avvertito è proprio il critico. Nel '76 con "A me gli occhi, please" ho inventato un nuovo modo di stare in scena, quello con la cassa piena di oggetti. Da allora ho fatto numerosi spettacoli, ma quello è rimasto il mio modo di stare in scena. Il repertorio è cambiato. [...] Ma bisogna ricordarsi che il teatro non è la tv. In tv ogni settimana devi dire cose diverse perché il pubblico è lo stesso. In teatro ogni sera il pubblico cambia ed è il testo a rimanere lo stesso. Sennò pure Petrolini avrebbe dovuto smettere di fare Gastone. (dall'intervista a TV Sorrisi e Canzoni, 30 ottobre 2003)
  • Non è riuscita a capire che è diventata una metropoli, non ce la fa proprio. Basta andare un giorno in una qualsiasi grande città europea per accorgersene. Anche se non potrei vivere un sampietrino più in là, io Roma non la riconosco più. È diventata brutta, scomposta, estranea a se stessa. Non è più un'unità, ma è una somma di almeno sette città con anime diverse. Periferie che non si conoscono l'una con l'altra.
  • Non sono stati i mass media a far resuscitare il mito Battisti. Ma il suo mito a far risuscitare i mass media. (citato in Andrea Laffranchi e Carlo Vulpio, Concerti e inediti tv per ricordare Battisti, Corriere della sera, 8 settembre 2000)
  • Per anni sono stato un ospite abituale di Taormina, soprattuto al Teatro Greco. Ultimamente mi muovo meno da Roma, ma quando facevo le tourneé vere e proprie, la Sicilia era una tappa immancabile. È un’isola fantastica, è banale dirlo, ma è il primo pensiero che mi viene in mente. Insieme all’estrema varietà di cibi e di vino che sa offrire.
  • Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere. (citato in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895)
  • Sa perché noi italiani abbiamo spesso tollerato la burocrazia e i suoi misfatti? [...] Perché la burocrazia era la mamma, il ventre molle e accogliente nel quale sparire e riemergere il 27 di ogni mese. Tra coloro che ce l'avevano fatta c'era la granitica convinzione che ogni cosa che accadesse fuori non li riguardava.

PageRank (page rank)

Inglese - Pronuncia: pèij rènk composto da "page" = pagina, e "rank" = rango.

Significato

Il PageRank indica le pagine o i siti di maggiore rilevanza in relazione ai termini ricercati.
E' utile anche per l'indicizzazione delle risorse web: infatti gli algoritmi di indicizzazione utilizzano anche il grado di popolarità della pagina per definirne la posizione nei risultati di ricerca (nel SEO).
Il nome PageRank è un marchio di Google mentre l'algoritmo è brevettato dalla Stanford University.
Se traduciamo il termine in italiano viene "rango di una pagina".
In verità il termine può essere associato anche al cognome di uno dei suoi inventori (Sergey Brin e Larry Page).

Web Traffic (solo Italia)

Per il momento Oggi102
Ieri154
Settimana Scorsa1283
Mese Scorso10896
Da Gennaio 2015 (2.0)3149768

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