Barzellette per Bambini
Un elenco strutturato di barzellette da poter raccontare ai bambini, siamo in pochi ad avere un elenco dedicato alle barzellette adatte a ragazzi e bambini, barzellette che possono essere un ottimo intrattenimento per un momento di pausa, distrazione o anche pillole di divertimento per giocare con i nostri figli.
La zia consiglia
Una vecchia zia in visita alla famiglia dice alla bambina:
"Se continuerai a fare tutte queste smorfie, la fatina ti punirà, così resterai brutta per tutta la vita!"
"Ma tu, allora, zia – ribatte pronta la piccola – non eri stata avvertita?"
Dopo una gara con le macchinine, un bimbo torna a casa triste e la mamma gli chiede
- “Tesoro perché sei triste?”
- “Perché alla gara sono arrivato secondo!”
La mamma risponde:
- “Ma tesoro, non si può arrivare sempre primi! Anche essere secondi è un ottima classificazione!”
- “Sì lo so! Ma non se a giocare sono solo due!!!”
Una mela e un arancio si vogliono sposare
Allora vanno in chiesa e il prete dice le parole di rito:
"Tu, mela, vuoi sposare il qui presente arancio?"
"Si lo voglio"
"E tu arancio vuoi sposare la qui presente mela"
"Si la voglio"
E quindi il sacerdote:
"Allora vi dichiaro uniti in macedonia!"
In trattoria
"Cameriere, venga per cortesia"
"Mi dica!"
"Ma da dove è uscito questo pollo? E durissimo!"
"Sarà uscito da un uovo sodo"
Due suonatori di organo si incontrano
Il primo domanda all'amico: "Cosa hai fatto di bello ultimamente?".
L'altro risponde: "Ho suonato l'Ave Maria di Schubert nel Duomo di Milano; la chiesa era gremita all'inverosimile, il pubblico assiepava la piazza. Al termine il Cardinale Martini si è alzato per complimentarsi con me. A quel punto nella chiesa abbiamo udito una musica celestiale, un canto di angeli; ci siamo voltati e, MIRACOLO, la statua della Madonna si è messa a piangere. E tu, cosa hai fatto ultimamente?".
Di nuovo il primo: "Ho suonato il Te Deum nella Basilica di San Pietro; anch'io con la chiesa gremita, il sagrato stipato di gente proveniente addirittura da tutto il mondo. Alla fine del concerto si è alzato Sua Santità è venuto a complimentarsi con me per l'esecuzione. A quel punto un senso di gelo ha invaso la basilica, ci voltiamo e vediamo il Cristo che si stacca dalla croce, con mani e piedi sanguinanti, la corona di spine ancora in testa, si è avvicinato a me, mi ha abbracciato e mi ha detto: Bravo, tu sì che hai suonato bene, non quello stronzo che a Milano ha fatto piangere mia mamma!".