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Affronta la tua giornata con una sana risata
Armando Testi

Armando Testi

Studi umanistico-letterari; un lungo passato da imprenditore nel settore della moda; importanti obbiettivi -anche internazionali- raggiunti; da sempre interessato alle questioni delle aziende.

Opera dal 1998 nel settore Informatica & Internet; da oltre 10 anni in collaborazione con «Luigi Caruso» per fornire ai propri clienti -anche nella modalità chiavi in mano- soluzioni integrate -particolarmente- innovative e creative.
Attualmente sta collaborando con il progetto «WeEurope» come Noi-Europa che basa i suoi obbiettivi sulla doppia dicotomia:

  1. promozione del territorio e sostegno alle piccole imprese;
  2. locale e globale.

In particolare si sta dedicando alla gestione della prima emanazione del progetto: questo sito - nelle aree «front-end» & «business-end».

In un campo, un contadino...

...vede un pezzo di lamiera che spunta dal terreno.
Incuriosito, si avvicina per controllare e comincia a scavare; scava e scava alla fine affiora una macchina della polizia con tre agenti a bordo.
"Oh mamma mia! Ma che ci fate qui?" Grida il contadino.
"Accidenti! Stavamo inseguendo dei banditi e siamo stati... seminati!"

Proverbio

Pira dum sunt matura sponte cadunt

Le pere cadono da sole quando sono mature

(Il detto è una esortazione alla pazienza in attesa che le cose accadano al momento opportuno)

Mefistofèlico

Etimologia

Da Mefistofele, essere demoniaco, in una leggenda popolare tedesca sul dottor Faust.

Significato

Relativo a Mefistofele; maligno, perfido, diabolico: volto, espressione mefistofelica ; sarcastico, beffardo: riso, sorriso, ghigno mefistofelico.

Avverbio

Mefistofelicaménte, in modo mefistofelico: ridere, ghignare mefistofelicamente.

Sostantivo

Mefstofele: in letteratura, individuo maligno, beffardo, tentatore.

Sinonimi

Demoniaco, diabolico, maligno, satanico, infernale, perverso, malefico, beffardo, cinico, sarcastico.

Contrari

Angelico, celestiale, paradisiaco, benevolo, benigno.

Il classico inglese di un tempo grossa coppola in testa perfetto in questa antica foto

Pelham Grenville Wodehouse

(1881 – 1975), scrittore britannico.


  • Le cose buone della vita sono illegali, immorali o fanno ingrassare.
  • Il grande segreto dell'eterna giovinezza: far sempre circolare la bottiglia e non andare mai a letto prima delle quattro del mattino. (da Luna piena, ciclo di Blandings)
  • I gatti, come categoria, non hanno mai completamente superato il complesso di superiorità dovuto al fatto che, nell'antico Egitto, erano adorati come dei.
  • Il ritorno del figliol prodigo è quasi proverbialmente legato a effervescenti manifestazioni di gioia da parte dell'intera compagnia con, forse, la sola eccezione del vitello ingrassato. 
  • In amore sono gli intervalli fra un incontro e l'altro quelli che provocano i veri danni.
  • C’è solo una cura per i capelli grigi. È stata inventata da Frenchman. È chiamata ghigliottina.
  • Se le donne comprendessero le proprie responsabilità baderebbero bene a sorridere; tanto bene che probabilmente non lo farebbero.

Un signore molto pigro entra in una libreria...

...e chiede al commesso un libro che gli consenta di praticare il giardinaggio senza fatica.
"Le consiglio senz'altro questo: quando l'avrà letto potrà considerarsi a metà dell'opera"
"Sul serio? Allora me ne dia due copie!"

Proverbio

Nullum delectet vicini quod domus ardet

A nessuno fa piacere che bruci la casa del vicino

(Anche perché l'incendio potrebbe propagarsi alla nostra)

Afròre

Etimologia

Dal latino: afror - oris , affine ad afro.

Significato

Odore acre che emana da certe sostanze. Il suo connotato non è necessariamente sgradevole: certo, è un odore che colpisce, forte, di marchio batterico, ma che è anche estremamente vitale, sensuale. L'afrore può essere quello di un sottobosco autunnale marcescente, costellato di funghi; si può parlare dell'afrore del vino nuovo, o del mosto in fermento; è senz'altro la parola migliore per indicare l'odore di un corpo sudato (anziché odore puzzolente)

Aggettivo

Afro: che ha sapore aspro e caustico; (D'Annunzio) spiccola susina afra dal prugno.

Sinonimi

Leppo, lezzo, miasma, puzza, puzzo, tanfo, sentore.

Contrari

Aroma, fragranza, olezzo, profumo

Domenica, 20 Dicembre 2015 01:00

#Aforismi: alcune #frasi di Ambrogio Fogar

Ambrogio Fogar 

(1941 - 2005)
Navigatore, Esploratore, Scrittore, Conduttore Televisivo 


Ci sono cose che si scelgono 
e altre che si subiscono.
Nell’oceano ero io a scegliere,
e la solitudine diventava una compagnia.
In questo letto sono costretto a subire,
ma ho imparato a gestire le emozioni.


  • È la forza della vita che ti insegna a non mollare mai, anche quando sei sul punto di dire basta.
  • Volevo morire, ho imparato a non farmi schiacciare dai ricordi.
  • È strano scoprire l'intensità che l'uomo ha nei confronti della voglia di vivere: basta una bolla d'aria rubata da una grotta ideale, sommersa dal mare, per dare la forza di continuare quella lotta basata su un solo nome: speranza.
  • Trovare mezz’ora al giorno per noi, significa ritrovare se stessi.
  • I vincitori rappresentano per un attimo l'uomo o la donna insuperabili. Splendono sul podio distinguendosi per qualche minuto dal resto dell'umanità. Chi arriva secondo, invece, rappresenta l'umanità.
  • È difficile accettarsi quando non sei più quello di prima: ogni impulso è una frustata, ogni desiderio una ferita, nelle mie condizioni devi chiedere aiuto anche per grattarti il naso.
  • Non si pensa di morire quando si è felici.
  • I radioamatori sono le ombre amiche dei viaggiatori di mare. (dal libro “Solo la forza di vivere”)

Erasmo

(Adagia, 4, 2, 99)

Malam herbam non perit

L'erba cattiva non muore mai

(Proverbio molto famoso che nasce dalla constatazione che le persone malvagie e disoneste, come la gramigna, crescono facilmente e sono difficili da estirpare)

Due bambine sono in riva al fiume...

...e osservano il papà di una di loro che pesca.
"Certo però, Sara, il tuo papà è un'ora che sta pescando e ha tirato su solo delle scarpe"
"Si vede che come esca ha messo dei calzini!

Adamantìno

Etimologia

Dal greco: adamàntinos, di diamante.

Significato
  1. E' un termine usato per indicare le qualità tipiche del diamante, in particolare la durezza e la purezza, di diamante; duro, solido, puro, splendente come il diamante; (Carducci) fulgida e bionda ne l’adamàntina luce del serto tu passi; (Carducci) il cielo in freddo fulgore adamantino brilla.
  2. In senso figurato, integerrimo, che non ha cedimenti morali: carattere adamantino; fermezza, l'integrità, irreprensibilità, coscienza, onestà, correttezza, purezza adamantina.
  3. In gemmologia: lucentezza adamantina, la lucentezza caratteristica del diamante e di altri minerali.
  4. In anatomia, relativo allo smalto dentario: membrana adamantina o membrana dello smalto.
Sinonimi
  • Brillante, chiaro, cristallino, luminoso, nitido, puro, senza macchia, splendente, terso.
  • Inalterabile, inattaccabile, incorruttibile, senza macchia, solido, onesto, integro. 
Contrari
  • Fosco, opaco, torbido, corrotto, ambiguo 
  • Cedevole, corruttibile.

Fra amici

"Oggi mi fa male la testa, ho una certa pesantezza!"
"Sarà la tua memoria... di ferro!"

Ammiano Marcellino

(Rerum gestarum libri, 16, 7, 4)

Inter vepres rosae nascuntur

Tra le spine nascono le rose

(Anche in mezzo alle più grandi avversità possono verificarsi fatti positivi)

Lunedì, 12 Ottobre 2015 02:00

#Aforismi: alcune #frasi di Margherita Hack

Margherita Hack

(1922 – 2013), astrofisica e divulgatrice scientifica italiana.


  • “E' così bello fissare il cielo e accorgersi di come non sia altro che un vero e proprio immenso laboratorio di fisica che si srotola sulle nostre teste.”
  • “Nella vita non c’è nulla da temere, solo da capire.”
  • La felicità è essere contenti di quello che si ha. E io non posso proprio lamentarmi. Ho avuto tanto senza mai scendere a compromessi. Ho battagliato, certo. Ma fa parte del gioco.” 
  • Come sempre nel nostro Paese quando si deve tagliare, si tagliano la cultura e la ricerca, ritenute evidentemente un inutile lusso.
  • Camminare a me non va, in bicicletta vo' meglio. È un mezzo meno faticoso. Fino a poco tempo fa pedalavo spesso, ricavandone equilibrio, voglia di fare e volontà.
  • Non la mangerei mai [la carne], perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali... è veramente un'ecatombe ogni giorno sulla terra.
  • Io penso che si dovrebbero portare i bambini delle scuole a vedere cosa sono i macelli. I macelli una volta erano in città, oggi li hanno portati ben lontani dalle città e nessuno sa più cosa succede. Per i bambini la carne è un bell'involtino in cellophane che si trova nei supermercati e non sanno nemmeno le sofferenze che sono state prodotte agli animali che hanno fornito la carne.
  • Quando vedo un animale, quando vedo il suo comportamento, soprattutto dal punto di vista affettivo e istintivo, mi riconosco. Son tanto simili a noi.
  • “Io credo che uccidere qualsiasi creatura vivente, sia un po' come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.”

Preterintenzionale

Etimologia

Voce composta dal latino: praeter ('al di là, oltre') + intentio -onis (derivato da intendĕre 'tendere, rivolgere'). Aggettivo.

Significato

Che va oltre l’intenzione di chi agisce, in genere di azione in cui l’evento dannoso sia più grave di quanto era nell’intenzione di chi ne è l’autore: omicidio preterintenzionale.

Avverbio

Preterintenzionalménte: (raro) in modo preterintenzionale, causare preterintenzionalmente una lesione, un danno.

Sostantivo

Preterintenzionalità: l'essere preterintenzionale, sostenere la preterintenzionalità dell'omicidio.

Sinonimi

Accidentale, casuale, involontario, colposo.

Contrari

Intenzionale, premeditato, volontario.

Plauto

(Pseudolus, v. 102)

Imbrem in cribrum legere

Raccogliere l'acqua piovana col setaccio

(Indica un'azione inutile e vana; trae origine dalle Danaidi costrette a portare acqua con secchi bucati)

Al ristorante

"Cameriere, mi porti la minestra!"
"Un attimo, è a metà cottura"
"E allora mi porti la metà già cotta!"

Viaggio di nozze

Due sposini sono nella camera dell'albergo dopo la prima notte di nozze.
E' stata una notte travagliata; lei si mette a scrivere... lui le si avvicina con aria contrariata e le fa:
"Ma come, hai anche la forza di scrivere le cartoline?"
E lei: "Si, ma non sono cartoline, sai... scrivo a mia madre... a proposito come si scrive... cilecca?"

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