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Affronta la tua giornata con una sana risata
Armando Testi

Armando Testi

Studi umanistico-letterari; un lungo passato da imprenditore nel settore della moda; importanti obbiettivi -anche internazionali- raggiunti; da sempre interessato alle questioni delle aziende.

Opera dal 1998 nel settore Informatica & Internet; da oltre 10 anni in collaborazione con «Luigi Caruso» per fornire ai propri clienti -anche nella modalità chiavi in mano- soluzioni integrate -particolarmente- innovative e creative.
Attualmente sta collaborando con il progetto «WeEurope» come Noi-Europa che basa i suoi obbiettivi sulla doppia dicotomia:

  1. promozione del territorio e sostegno alle piccole imprese;
  2. locale e globale.

In particolare si sta dedicando alla gestione della prima emanazione del progetto: questo sito - nelle aree «front-end» & «business-end».

La cultura a portata di mano

Prono

Etimologia

Dal latino: pronus, derivato della preposizione "pro" in avanti. Aggettivo.

Significato
  1. Piegato in giù, volto verso terra: la parte prona e quella supina; stare, giacere, dormire prono, con la pancia in giù ; gettarsi prono: prostrarsi in atto di adorazione, di devozione; camminare proni, a testa in giù.
  2. In senso figurato, completamente disposto, pronto, propenso, arrendevole: prono all'amore, al peccato. (Machiavelli) sendo gli uomini più proni al mal che al bene; (B.Croce) l’intellettuale e il retore ... proni al servilismo e alla cortigiana adulazione; (Einaudi) gli ambiziosi carrieristi, proni ai voleri dei dipendenti più rumorosi; (Pascoli) Uomini, pace! Nella prona terra troppo è il mistero.
Avverbio

Pronamente: (raro) in posizione prona; (figurato) con atteggiamento servile, passivo, di umile sottomissione.

Sinonimi

Piegato, chinato, inchinato, curvo, steso, disteso, bocconi, inclinato, reclinato, prostrato.
(Figurato) Pronto, disposto, propenso, docile, arrendevole, remissivo, condiscendente, incline.

Contrari

Supino, in piedi, dritto.
Restìo, duro, rigido.

Quintiliano

(Declamationes, 9, 6)

Est felicibus difficilis miseriarum vera aestimatio

Per chi è felice è difficile comprendere realmente le altrui disgrazie

(La felicità rende spesso incapaci di comprendere i dispiaceri degli altri)

Orgoglio paterno

L'altra sera mio figlio - appena sedicenne - mi ha chiesto le chiavi dell'auto perché aveva un appuntamento con una ragazza. Gli ho ricordato che non aveva ancora la patente.
Lui, per tutta risposta, alza le spalle e mi risponde:"E chi se ne frega? Tanto non usciamo dal garage" Promette bene...

Plauto

(Miles Gloriosus, v. 639)

Nisi qui ipsae amavit, aegre amantis ingenium inspicit

Chi non ha mai amato comprende a stento l'animo di chi ama

(Le persone burbere e solitarie difficilmente comprendono i sentimenti degli innamorati)

Abiùra

Etimologia

Dal latino: abiurare, composto di "ab" da, con senso di allontanamento, e "iurare" giurare. Sostantivo.

Significato

Ritrattazione pubblica di una fede, di una teoria, di un'ideologia; rinuncia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose, persone o idee, alle quali prima si era aderito. Ritrattazione giurata mediante la quale si rinuncia per sempre a una dottrina fino a quel momento praticata, riconoscendola erronea ed eretica; in particolare nel cristianesimo e nell'islanismo, solenne rinuncia ad altra religione o dottrina considerata falsa.
Per estensione, rinuncia a un credo politico, ritrattazione delle ideologie o abbandono dei principî precedentemente professati.

Verbo

Abiurare: fare abiura, rinunciare solennemente a una fede o a una dottrina.

Sinonimi

Abbandono, disconoscimento, rinuncia, ritrattazione, apostasia, rinnegamento, tradimento, sconfessione, ripudio.

Contrari

Adesione, conversione.

Rappresentazione grafica di un non vedente all'angolo di una strada defraudato dell'elemosina da due individui che dalla finestra sovrastante, con una calamita appesa ad una cordicella, rubano i pochi spiccioli lasciati dai passanti.

Povero cieco defraudato

Maramaldo

Etimologia

Per antonomasia dal nome di Fabrizio Maramado. Sostantivo.

Significato


Maramaldo era un capitano di ventura, malvagio, spavaldo e prepotente. Nella battaglia di Gavinana  del 1530 uccise crudelmente il condottiero avversario Francesco Ferrucci, già gravemente ferito ed impossibilitato a difendersi. Da qui, secondo una tradizione, il Ferrucci prima di spirare avrebbe rivolto a Maramaldo le famose e proverbiali parole:"Vile! Tu uccidi un uomo morto"
Da qui, fare il maramaldo, essere un maramaldo vuol dire essere persona malvagia e prepotente che infierisce sui vinti e gli inermi.

Verbo

Maramaldeggiare: esercitare violenza e sopraffazione sui deboli e su chi non può reagire e ribellarsi.

Sinonimi

Canaglia, delinquente, farabutto, furfante, vigliacco, vile, malfattore, manigoldo, mascalzone, ribaldo, scellerato.

Notizia Ansia


"La Scottex è in grave situazione economica"
"Aiutala... contribuisci anche tu a sostenerla: vai a cagare!"

Mercoledì, 06 Maggio 2015 02:00

#Barzellette: il pappagallo punito

Il pappagallo punito dal padrone

Un pappagallo è solito fare scherzi telefonici.
Un giorno ordina 1000 litri di nafta e ovviamente fa addebitare la spese al padrone.
Scoperto l’autore del costoso scherzo il padrone, fortemente adirato, lo afferra per il collo, lo rinchiude in uno stanzino buio e lo inchioda con le ali al muro.
Quando i suoi occhi si sono abituati all'oscurità, intravede dall’altra parte della stanza un crocefisso e gli chiede:
“Tu chi sei? “ 
“Sono Gesù Cristo”
“E da quanto tempo sei qui?”
“Da quasi 2000 anni”
E il pappagallo: “Cazzo! Ma quanta nafta hai ordinato?”

Corpus Iustinianus

Quod omnes tangit debet ab omnibus approbari

Ciò che riguarda tutti deve essere approvato da tutti.

Norma giuridica che sancisce un importante principio democratico tratto dal "Corpus" giustinianeo.

Seneca

(Epistulae morales ad Lucillum, 122, 3)

Nullus agentis dies longus est

Nessun giorno è lungo per chi lavora

(Chi lavora non si annoia ed il tempo passa più in fretta)

Lunedì, 04 Maggio 2015 02:00

#Barzellette: pazzo sconsiderato

Roba da pazzi

 

Due pazzi stanno andando di notte in bicicletta. Ad un certo punto vedono di fronte a loro due fari che si avvicinano, e uno fa all'altro:
"Vuoi vedere che ho il coraggio di passare in mezzo a quelle due moto che stanno arrivando davanti a noi?"
Al che l'altro cerca di distoglierlo:
"No, non lo fare, può essere pericoloso!"
Ma l'altro non sente ragioni e si butta in mezzo.
Gravissimo incidente; il pazzo viene ricoverato ed ingessato da capo a piedi.
L'indomani l'amico lo va a trovare e :
"Allora, te lo sei voluto, te l'avevo detto che era pericoloso"
"Hai ragione, ma se becco quello stronzo che stava in mezzo coi fari spenti..!"

Tra tarli


Due tarli osservano passare un altro tarlo tutto impettito:
"Hai visto che arie si dà quello? Tutto perché vive in una biblioteca e mastica un po’ di inglese…"

Quintiliano

(Institutiones oratoriae, 7, 2,44)

Scelera non habere consilium

I delitti non hanno cervello

(L'espressione viene citata a proposito di chi commette un crimine in un momento d'ira senza riflettere)

San Girolamo

(Epistulae, 58, 2)

Plenus venter facile de ieiuniis disputat

Un ventre pieno discute facilmente di digiuni

(San Girolamo ammonisce che è sempre facile parlare di una situazione quando non se ne è provata la reale difficoltà)

foto di Rabindranath Tagore

Rabindranath Tagore

Poeta, prosatore, drammaturgo e filosofo indiano di lingua bengalese,  (1861-1941) a Calcutta, da una famiglia appartenente ad una elevata aristocrazia che svolse un ruolo importante nella vita culturale, artistica, religiosa e politica del Bengala.


 


Vieni come sei non indugiare a farti bella.

Vieni come sei non indugiare a farti bella.
Se le trecce dei capelli sono sciolte se la riga
non è dritta se i nastri della veste sono slacciati,
non badarci
Vieni come sei non indugiare a farti bella.
Vieni in fretta sull’erba a passi veloci
Se la rugiada scioglie la rossa pittura
dei tuoi piedi se i bracciali con le campanelle
s’allentano alle tue caviglie se cadono le perle
della tua collana non badarci
Vieni in fretta sull’erba a passi veloci!
Non vedi quante nuvole oscurano il cielo!
Stormi di gru si levano in volo dall’altra riva del fiume
e raffiche improvvise di vento passano veloci
sulla brughiera
Il gregge impaurito corre verso gli ovili del villaggio.
Non vedi quante nuvole oscurano il cielo?
Invano accendi la lampada della tua toilette,
il vento la sbatte e la spegne.
Chi potrebbe dire che le tue palpebre non sono
tinte di ombretto nero?
I tuoi occhi sono più oscuri
delle nuvole minacciose
Invano accendi la lampada della tua toilette,
per prepararti
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Se la ghirlanda non è bene intrecciata, che importa?
Se il braccialetto non è chiuso, lascia stare.
Il cielo è coperto di nuvole, è tardi.
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.

La cultura a portata di mano

Cogente

Etimologia

Dal latino: cogens - entis, participio presente del verbo "cògere" costringere. Aggettivo.

Significato

In diritto: è una norma inderogabile, obbligatoria, che costringe, che ha una funzione coattiva: norme che non possono essere derogate da accordi privati come la norma di diritto pubblico e, del diritto privato, quelle cosiddette di ordine pubblico.
La volontà cogente di Giorgio VI d'Inghilterra che comunica alla popolazione la cogente necessità della guerra contro i nazisti per salvare la civiltà.
Per estensione: argomento, prova, affermazione che non ammette dubbi: un'argomentazione, una dimostrazione cogente.

Sinonimi

Coattivo, obbligatorio.
Inconfutabile, incontrovertibile, inoppugnabile, irrecusabile, irrefutabile.

Contrari

Facoltativo, libero
Confutabile, controvertibile, oppugnabile, recusabile.

 

In una conferenza stampa il generale dei carabinieri annuncia che entro 2 anni effettueranno un viaggio sul sole

Lo scalpore regna sovrano mentre il graduato illustra il progetto. 
Ad un certo punto dal fondo della sala un giornalista timidamente chiede:
"Ma scusi se mi permetto ma come pensate di riuscire a resistere all'impressionante temperatura?"
Il carabiniere per niente turbato e con un sorriso di compassione gli risponde:
"È per questo! Che abbiamo deciso di partire di notte!"

Orazio

(Ars poetica, 163)

Cereus in vitium flecti

Facile come la cera a volgere verso il vizio

(La frase indica la persona facilmente influenzabile in senso negativo)

Quintiliano

(Declamationes maiores, 257, 47)

Nusquam libertas tam necessaria quam in matrimonio

In nessun caso la libertà è più necessaria che nel matrimonio

(Infatti la libertà implica stima e fiducia reciproca, due valori fondamentali nell'amore e nel matrimonio)

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