Luigino si reca a trovare il fratellino appena nato.
"Mamma, perché questa si chiama "sala parto"? Non dovrebbe chiamarsi "sala arrivo"?"
Dal greco: synkretismòs, composto di "syn" insieme e "Kreté" Creta.
Sincretista: fautore o seguace del sincretismo in religione o in filosofia.
Sincretizzato: (in linguistica) caso o altro elemento della morfologia che ha subìto un processo di sincretismo; sincretistico.
Sincretìstico: caratterizzato da sincretismo, proprio del sincretismo, o dei sincretisti.
Sincrètico: di sincretismo, relativo al sincretismo. In psicologia, percezione sincretistica quella che corrisponde alla funzione di globalizzazione.
Sincreticaménte: in modo sincretico, dal punto di vista del sincretismo.
Dal latino: cooptare, composto di "cum" con e "optare" scegliere.
Chiamare qualcuno a far parte di un collegio o di una corporazione, da parte degli stessi componenti del collegio: cooptare un nuovo accademico, o cooptare qualcuno come nuovo accademico.
La cooptazione non è certo il modo più democratico d'integrare un corpo collegiale: sono gli stessi membri del collegio a scegliere chi altri ne verrà a far parte - prescindendo quindi da un'elezione esterna, da un controllo.
Cooptazione: atto, effetto del cooptare
Preferire, selezionare, scegliere
Ieri ero per strada, stavo per attraversare la strada quando sento una voce: "Attento, non muovere un passo".
Mi guardo intorno e ..nessuno, ma chi ha parlato? Sento un gran botto, mi giro e vedo che un camion ha attraversato col rosso a velocità folle, e si è schiantato contro un'auto rovesciandosi in mezzo all'incrocio. Mi rendo conto che senza l'avviso di quella voce ora sarei sicuramente morto.
"Va bene - urlo sconvolto, - chi ha parlato?"
E una voce risponde: " Io "
Ancora non capisco chi parli: "Dove sei, non ti vedo, chi mi ha salvato la vita? "
"Sono il tuo angelo custode, - la voce risponde. "Da sempre sono accanto a te e ti proteggo dai pericoli".
" Ah è così? - rispondo arrabbiato - e si può sapere dove cazzo eri il giorno che mi sono sposato?"
(Troades, v.250)
E' vizio della gioventù non poter resistere agli impeti del cuore
(L'espressione si riferisce all'impeto irrefrenabile e baldanzoso tipico dei giovani)