Una ragazza si presenta al proprietario di un ristorante.
"Sono venuta per quel posto di cameriera"
"Dove ha imparato il mestiere?" Le domanda l'uomo.
"Ho lavorato per tre anni al celebre Chez Maxim's di Parigi"
"Le hanno rilasciato delle referenze?"
"No, ma ho in tasca delle posate d'argento con su inciso il nome del locale..."
Sono fuori di me.
Ho perso la testa
Cicerone
Re succumbere non oportebat verbis gloriantem
Non bisognava far lo spavaldo a parole per soccombere alla prova dei fatti.
Leggiamo in un post sui social la domanda: "Un comune ... ha installato una macchinetta mangia bottiglie di plastica ... Mi dite il lato negativo? Scusate ma io non lo vedo...". Questo è un lavoro per noi del «bicchiere» rispondiamo quindi al nostro amico.
Per intenderci tutti, stiamo parlando delle tanto famose macchinette mangia rifiuti che ti danno contanti in cambio della tua immondizia. Ai più superficiali possono sembrare delle comuni macchinette del caffè, invece sono delle vere e proprie isole ecologiche che devono contenere quintali di prodotto lavato, tritato, compattato e rispettare una serie infinita di leggi e regolamenti.