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uomo con gli occhiali con la espressione sospettosa

Suspicióne

Etimologia

Dal latino: suspicio -onis, derivazione di suspicĕre = sospettare.

Significato
  • Sospetto, timore. (Alberti) son l'opere virtuose quelle nelle quali si trova niuna suspizione... di disonestà.
  • Nel diritto: (legittima suspicione) sospetto che l'opinione pubblica possa influire sulla decisione del giudice penale a causa della situazione particolare locale e della particolare gravità di un reato.
Sinonimi

Diffidenza, incertezza, perplessità, sospetto, sfiducia, titubanza, paura, timore, presentimento.

Contrari

Sicurezza, convinzione.

 

Cicerone

(Filippiche, XII, 5)

Cuiusvis hominis est errare; nullius, nisi insipientis, in errore perseverare

Chiunque può sbagliare, ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell'errore.

L'uomo può anche errare, ma poi, con la propria esperienza, non può continuare stupidamente a perseverare nell'errore.

una Oriana a 50-60 anni cappello occhiali, in primo piano la mano tiene gli occhiali si vede un anello con pietra blu contornata di zirconi si vedono leggermente i segni del tempo

Oriana Fallaci

(Firenze, 29 giugno 1929 – Firenze, 15 settembre 2006)
Scrittrice, giornalista e attivista italiana. Fu la prima donna in Italia ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto venti milioni di copie in tutto il mondo.

Aforismi di Oriana Fallaci

  • Ma come facevo a non amare gli uomini, questi uomini sempre maltrattati, sempre insultati, sempre crocifissi, ma come facevo a dire che è tutto inutile e a cosa serve nascere a cosa serve morire? Serve ad essere uomini anziché alberi o pesci, serve a cercare il giusto, perché il giusto esiste, se non esiste bisogna farlo esistere, e allora l’importante non è morire, è morire dalla parte giusta, e io muoio dalla parte giusta.(Niente e così sia)
  • Ma vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.(La rabbia e l’orgoglio)
  • L’abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte. (Un uomo)
  •  Non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie, lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità. (Un uomo)
  • Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare. (Insciallah)
  • Non ho mai capito come faccia a ridere in quel modo: ma penso che sia perché ha pianto molto. Solo chi ha pianto molto può apprezzare la vita nelle sue bellezze, e ridere bene. Piangere è facile, ridere è difficile. (Lettera a un bambino mai nato)
  • La comunità hollywoodiana è la meno democratica che esista in America, divisa in categorie insormontabili a seconda della notorietà, dei guadagni e del prestigio professionale.
  • Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai.
  • Lottate, ragionate col vostro cervello, ricordate che ciascuno è qualcuno, un individuo prezioso, responsabile, artefice di se stesso, difendetelo il vostro io, nocciolo di ogni libertà, la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere. 
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