"Se azzecco un 14" - dice il padre - "comprerò una fuori serie di lusso: tu Ambrogino siederai dietro con la mamma; invece Giorgio, che è più grande, si metterà al mio fianco, che, ovviamente, sarò al volante"
"Non voglio stare di dietro - piagnucola Ambrogino - voglio stare vicino al papà!"
"Sta zitto, davanti ci sto io che sono più grande, così potrò cominciare ad imparare i movimenti per guidare"
"No, sto io che sono il più piccolo!"
"Basta - grida il padre - se non la smettete, mi fermo e vi faccio scendere tutti e due!".
(Casalmorano, 25 novembre 1933 – Venezia, 8 marzo 2017)
Danilo Mainardi è stato un etologo, ecologo e divulgatore scientifico italiano.
“Papà di che razza è quel cane?”
“E’ uno yorkshire!”
“E come si scrive?”
“No, Pierino, mi sono sbagliato; è un bastardino...”
Dal latino: iracundia.
Tendenza a lasciarsi prendere dall'ira, disposizione d’animo ad adirarsi facilmente, ad andare in collera: (Dante) d’iracundia van solvendo il nodo, con allusione agli iracondi che scontano nel Purgatorio il loro peccato.
Iracondo: indica la disposizione all’ira come sentimento di astiosità: (Boccaccio) messer Filippo Argenti, uom grande e nerboruto e forte, sdegnoso, iracundo e bizzarro più che altro. Spesso sostantivato: nella «Divina Commedia gli iracondi sono puniti nel cerchio V dell’Inferno e nel girone III del Purgatorio.
Infuriato, irato, iroso, risentito, indignato, sdegnato, irascibile, stizzoso, bilioso, collerico, bizzoso, rissoso.
Pacato, sereno, bonario, calmo, mite, pacifico, placido, tranquillo.