Neologismo dal latino: àliter ubi = "altrove"
E' sempre più diffuso l’atteggiamento mentale che vuole il male sia altrove e non dentro di noi.
La sua presenza, che raffigura l’altro così diverso da noi, ci garantisce la nostra personale normalità cioè il nostro essere sicuramente tra i buoni e gli onesti (sic!).
Diremmo noi lo "scaricabarile" nel senso che, di fronte ad una critica, l'interessato sostiene che le responsabilità vanno ricercate altrove. E questo è un vezzo molto usato in campo politico.
L’altrovismo è così deleterio da essere lo scaricabarile della propria coscienza.
"Provi un po' se riesce a leggere le lettere e i numeri su quel cartello laggiù"
"Che cartello?"
"Perfetto, va bene così: idoneo!"
"Idoneo? Ma vuole scherzare? Se non ho visto nemmeno il cartello!"
"Per forza, non c'è!"
(1900 – 1984), drammaturgo, attore e regista italiano.
"Voglio dire che tutto ha inizio, sempre
da uno stimolo emotivo:
reazione a una ingiustizia,
sdegno per l'ipocrisia mia ed altrui,
solidarietà e simpatia umana per una persona
o un gruppo di persone,
ribellione contro leggi superate
e anacronistiche con il mondo di oggi"
L'ignoranza della legge non scusa
Nata nel diritto romano, l'espressione sta a indicare che è dovere del cittadino essere al corrente delle leggi; si evita così che la non conoscenza di una legge costituisca materia per la difesa. Uno dei requisiti della legge negli ordinamenti moderni è infatti la sua conoscenza, che si dà per presunta: si presume che la legge sia sempre disponibile alla conoscenza del cittadino, anzi alla generalità dei cittadini. Il criterio è da considerarsi assoluto.