Una delle amiche dice:
"Ullallà, mi sembra mio marito quello, ma non riesco a vedere il viso"
La seconda amica si tira su e guarda anche lei:
"Neanche io vedo il viso ma decisamente non è tuo marito"
Infine la terza si tira su e:
"Accidenti neanche io ho visto il viso, ma sono certa... quello non è neanche della zona!"
Appena terminato l'intervento, il dentista dice al paziente:
"Adesso mi deve aiutare; per cortesia faccia quattro urla di dolore"
"E perché? Questa volta non mi ha fatto male !?!"
Il dentista: "Lo so, ma sono in ritardo e ci sono cinque persone in sala d'attesa... non voglio arrivare tardi alla partita di golf !".
Matteo Iuliani nasce a Milano da genitori pugliesi il 28 ottobre 1969. Dopo aver frequentato diverse scuole di teatro comico e improvvisazione teatrale, approda al cabaret dove, dopo aver vinto numerosi festival nazionali, arriva in noti programmi comici televisivi.
Sostantivo
Il termine Cacopedìa è composto da Caco che deriva dal greco kakòs = "cattivo", "brutto" + Pedia che deriva dal greco paidèia = "educazione", "cultura".
La Cacopedìa è una disciplina inventata “ideata” scherzosamente (ma "proseguendo una tradizione comica probabilmente incominciata da Rabelais e arrivata fino a Queneau") dallo scrittore e studioso Umberto Eco ed è esposta nella sua opera: [Il secondo diario minimo] (1992). È definita come la pratica della “cattiva educazione”, che consiste nell’elaborare teorie e soluzioni “malvagie” e illogiche rispetto a problemi reali o immaginari.
Si tratta di una disciplina comica (che si pone su una tradizione letteraria di origini antiche), che nasce come parodia delle scienze sistematiche e che rivela a ogni passo l’intento di ridicolizzare la realtà ma che se uno non si affretta a immaginarle per malvagità e malizia, saranno ben presto immaginate da qualcuno, sul serio e senza malizia.
Eco la descrive come la “summa negativa del sapere, ovvero, come una summa del sapere negativo”.