Dal greco: àsphyctos, derivato di "a" privativo e del verbo "sphyzein" pulsare.
Asfittìa: in botanica, condizione di terreno asfittico.
Inerte, morto, smorto, spento.
Animato, brioso, dinamico, vitale, vivace, vivo.
sono su un aereo. Ad una certa ora della sera, uno dei due dice all'altro, con fare ammiccante:
"Dai, andiamo nelle ultime file..."
"Ma sei pazzo? E se ci scoprono?"
"Chi vuoi che ci scopra? Stanno tutti dormendo, vuoi vedere?"
E per far vedere all'amico che tutti stanno dormendo, l'uomo chiede ad alta voce:
"Qualcuno ha un'aspirina?"
Nessuna risposta e quindi i due si appartano a fare i loro comodi. Alla mattina una hostess si avvicina ad uno dei passeggeri:
"Come va, signore?"
"Ah, malissimo, ho avuto un mal di denti terribile!"
"Ma signore, poteva domandare un analgesico, no?!"
"Neanche morto, signorina! Pensi che ieri sera un tale che aveva chiesto un'aspirina è stato sodomizzato per tutta la notte!"
(Epistulae morales ad Lucillum, 45, 1)
Non importa che tu abbia molti libri, ma che siano buoni
(L'espressione ha a cuore la preminenza e il valore della qualità rispetto alla quantità.)
(Amores, 3, 11B, 7)
Non posso vivere né con te né senza di te
(Il verso è molto famoso e viene tuttora citato per indicare i sentimenti contrastanti degli amanti, come dire odio ed amo)