"Lei, signora, non sa quanti animali hanno dovuto uccidere per fare la pelliccia che indossa..."
E la signora con tono ancora più arrogante:
"Lei, giovanotto, non sa quanti animali mi son dovuta fare io per farmela regalare."
"Mamma, che cosa fa una sardina in un accappatoio?"
"Non saprei..."
"Ah ah!!! Si acciuga!"
(Ars amatoria, 2, 529)
Quante sono le conchiclie sulla spiaggia, altrettanti sono i dolori in amore
(L'inevitabile motivo delle pene d'amore)
Dal latino: gibbosus, derivato di "gibbus" gobba. Aggettivo.
Che ha la gobba; gobbo, curvo: dorso, naso gibboso; il cammello e il dromedario sono animali gibbosi. Ondulato, irregolare, detto di terreno. (Boccaccio) Mi si scoperse il piccolo spazio della gibbosa terra.
Gibbosità: l’essere gibboso, cioè gobbo: cercava di nascondere la sua gibbosità.; per estensione ogni forma convessa simile a gobba.
Gibbuto: come gibboso
Gibbo: gobba.
Gobbo, curvo, ondulato, irregolare, sporgente, bitorsoluto.
Cavo, incavato, infossato, concavo.
Ciechi sono i giudizi degli amanti
(E' un classico ripreso nelle culture moderne secondo il quale gli amanti non vedono i vizi e i difetti della persona amata)