Dal latino: coactus, derivato del verbo "cogĕre" costringere, participio passato, composto di "cum" con, e "àgere" spingere. Aggettivo.
Coattivo: che obbliga, costringe a forza o con minaccia di pena: mezzi, modi coattivi. Imposto per legge: acquedotto coattivo, passaggio coattivo.
Coattivaménte: con la coazione o con l’imposizione obbligatoria, quindi non liberamente: ottenere coattivamente una prescrizione.
Forzato, forzoso, obbligato, obbligatorio, imposto.
(romanesco)Carcerato, detenuto, galeotto, recluso.
Libero, volontario, spontaneo, facoltativo.
(Satire, 1,3,68)
Nessuno nasce senza vizi
(Invito implicito ad essere comprensivi verso gli altri perché tutti chi più chi meno abbiamo dei difetti)
Il capostazione si avvicina a un signore in attesa sul marciapiede:
"E’ inutile che perda tempo, signore. Il treno delle otto e quaranta per Genova non ferma più qui"
"Hanno cambiato l’orario?"
"No, ma da quando al macchista ho prestato duecento euro tira sempre dritto…"
Passando davanti ad un negozio di scarpe in via Roma a Torino, un impiegato ne adocchia un paio veramente bello.
Bello anche il prezzo: 500€.
Entra quindi nel negozio per comprare le scarpe, ma pur sconsigliato dal commesso, le prende con un numero in meno del suo piede.
L'indomani il commesso lo vede passare e sembrava uno storpio.
Il giorno successivo il commesso si impietosisce e si offre di cambiargliele.
Il giorno seguente, ancora peggio ed il commesso lo apostrofa nuovamente per sostituire le scarpe, ma l'impiegato rifiuta e spiega al commesso:
"Senta, lei è molto gentile, ma io che dovrei fare? Mia moglie e mia figlia fanno le prostitute, mio figlio é un drogato perso; l'unica soddisfazione che ho nella mia vita, quando rientro a casa, è togliermi le scarpe"
(Orator, 43, 147)
Non bisogna vergognarsi di parlare del mestiere che si fa
(Non c'è motivo di vergognarsi del mestiere che si esercita, se fatto onestamente, perché anche il più umile ha la sua importanza nel contesto sociale)