Dal greco: hyalìmos/Hyalos= vetro, pietra trasparente. Aggettivo.
Diàfano e trasparente come il vetro.
Limpido, chiaro, cristallino, nitido, evanescente.
si incontrano e parlottando del più e del meno il primo si lamenta: "Soffro di un malessere emozionale. Mi puoi aiutare?"
Antonio:
"Tu soffri? E io, allora, cosa dovrei dire? E la mia sofferenza? E il mio malessere che mi tormenta ogni giorno? E la mia tristezza infinita? Il mio spirito schiantato? E la depressione che tormenta ogni mio pensiero? E i miei incubi ricorrenti? E la mia miserabile routine in cui sono invischiato? E i miei sentimenti di assoluta indegnità? E il mio senso del vuoto?E la mia paura di non essere amato? E il mio senso di vergogna, umiliazione e fallimento? Che mi dici di tutto questo?"
E l'amico: "Oh, grazie, ti ringrazio, ora mi sento molto meglio!"
Dal latino: turpis = turpe; loquium/loqui = parlare. Sostantivo.
E' un modo di parlare volgare, offensivo e irriverente, utilizzato per mostrare disappunto verso qualcosa o qualcuno. Può consistere nell'utilizzo di imprecazioni, parolacce e bestemmie, usate anche come intercalare. Il turpiloquio è segno di poco rispetto di sé e degli altri; il suo continuo turpiloquio è insopportabile
Parolacce, porcate, porcherie, sconcezze, scurrilità, trivialià, turpitudini, volgarità.
Inglese. - Pr.: timuèch
Lavoro di squadra, di équipe.
Protestino pure tutti, dirò ciò che penso