Inglese - Pronuncia: eskëléišën.
-Condotta delle operazioni belliche caratterizzata da un aumento progressivo e graduale nell’impiego delle armi e nell’estensione delle misure militari (il termine ha assunto questo significato e si è diffuso, con riferimento ai modi d’intervento degli Stati Uniti nel Vietnam, a partire dal 1964).
-In senso più ampio, qualsiasi azione o comportamento caratterizzati, nel loro corso, da un aumento graduale d’impegno o d’intensità; per es., della contestazione, del terrorismo, della repressione, e, con riguardo all’uso di stupefacenti, l’aumento progressivo della quantità di droga assunta o il ricorso a droghe via via più forti
Dal greco: exeghèsis/exeghèomai = guidare, spiegare, interpretare
Studio e interpretazione critica di un testo: esegesi biblica, dantesca, delle fonti del diritto romano.
Il termine è particolarmente usato per indicare l’interpretazione della Bibbia e, nella storia del diritto, per indicare l’attività dei glossatori (esegesi giuridica); con riferimento a opere letterarie, lo studio e l’interpretazione critica di un testo: esegesi dantesca.
Della stessa radice:
Analisi, commento, ermeneutica, esplicazione, interpretazione, esame critico, delucidazione.
Gli occhi, come sentinelle, occupano il posto più alto del corpo
Due amici si incontrano in un bar e Marco dice all'altro:
"Cosa hai? Sei tutto moscio moscio!"
L'altro gli risponde:
"Eh niente è che ho mal di pancia, ho usato la borsa dell'acqua calda ma non passa"
"Beh fai come me; al posto della borsa piena di acqua calda ho usato il gatto"
Il giorno dopo si incontrano di nuovo e Marco dice all'amico:
"Ma che hai fatto? Da dove saltano fuori tutti quei graffi?!?"
"Eh ho fatto come mi hai detto tu, ma quando ho cercato di riempire il gatto d'acqua è successo un finimondo!!!"