Sottoscrivi questo feed RSS

erogatore boccione acqua ufficio

Bottiglie di plastica usate più volte, pellicole low cost che liberano ftalati, pentole di dubbia provenienza che rilasciano metalli pesanti

Le notifiche che giungono dal Rasff (il Sistema di allerta rapido europeo) sono 153 nel 2015, e "mettono in evidenza che i materiali utilizzati per il confezionamento, l'imballaggio o la conservazione degli alimenti possono generare diversi problemi. Inoltre le segnalazioni di materiali a rischio provengono soprattutto dalla Cina, e si riferiscono a prodotti che hanno la capacità di rilasciare metalli pesanti, principalmente cromo, nichel, cadmio e piombo". Lo spiega la biologa dello Studio ABR Sabina Rubini, esperta in sicurezza degli alimenti.

un ritratto di un giovane Napoleone a tre quarti si nota una giacca rorra che sembra militare ma non ha né insegne né gradi sguardo fiero e pensieroso naso leggermente acquilino triangolare con il muso come vertice

Napoleone Bonaparte

(Ajaccio, 15 agosto 1769[1] – Isola di Sant'Elena, 5 maggio 1821) è stato un politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese.

Ufficiale d'artiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese, divenne famoso come principale generale della Francia rivoluzionaria grazie alle vittorie ottenute nel corso della prima campagna d'Italia.

L'11 aprile si ricorda la sua resa che lo porta a riparare all'isola d'Elba nell'anno 1814.

Citazioni di Napoleone Bonaparte

  • Anche il sole ha le sue macchie.
  • Chi teme d'essere conquistato è prossimo alla sconfitta.
  • Con cento mila uomini pari ai vostri, Eugenio sarebbe già sul Danubio.
  • Con le baionette puoi farci pressoché di tutto, tranne che sedertici sopra.
  • Dio me l'ha data, guai a chi la tocca (Riferendosi alla corona ferrea, all'incoronazione come re d'Italia nel Duomo di Milano, 26 maggio 1805).
  • Gli Italiani torneranno un giorno a divenire i primi soldati d'Europa.
  • Dite al Viceré che sono molto contento del mio bravo esercito italiano.
  • È tempo che anche l'Italia vada annoverata fra le nazioni libere e potenti.
  • Entro cinquant'anni l'Europa sarà repubblicana o cosacca.
  • Guai al generale che si presenta su un campo di battaglia con un sistema.
  • (Sull'Austria) Sempre in ritardo: di un anno, di un esercito, di un'idea.
  • (Sugli italiani) I fratelli minori hanno quasi superato in valore i fratelli maggiori.
  • I popoli si vendicano volentieri degli omaggi che tributano ai re.
  • Il fuoco è tutto... il resto non ha importanza.
  • Il popolo di Parigi pensava che eliminando Robespierre avrebbe distrutto la tirannia, mentre lo scopo della sua eliminazione era in realtà quello di farla rifiorire più rigogliosa che mai. Ma una volta caduto Robespierre, l'esplosione fu tale che, nonostante tutti i loro sforzi, i terroristi non furono mai più capaci di riguadagnare il sopravvento.
  • Io non sono superstizioso: solamente non sfido ciò che non conosco.
  • Io saprò come si fa a morire, ma non come si fa a restituire un palmo di territorio.
  • L'esercito deve essere tenuto riunito e la maggior forza possibile concentrata sul campo di battaglia.
  • L'immaginazione governa il mondo.
  • L'uomo non ha amici. Ne ha solo la sua fortuna.
  • Non c'è uomo che non creda di aver determinato la mia sorte... Sono dunque obbligato ad essere molto severo con questa gente.
  • La strategia è l'arte di far buon uso del tempo e della distanza... la distanza può essere recuperata, il tempo mai.
  • Lasciate dormire la Cina, perché al suo risveglio il mondo tremerà.
  • Niente si ottiene in guerra se non per mezzo di precisi calcoli... il caso da solo non è mai apportatore di successo.

Virgilio

Si parva licet componere magnis

Se è lecito paragonare le piccole cose alle grandi

Si usa quando, in una argomentazione, si introduce un paragone sproporzionato istituendo un parallelo con qualcosa di livello superiore. L'espressione è tratta da un passo delle Georgiche dove il lavoro delle api è paragonato a quello dei Ciclopi che preparano i fulmini.

Habitué

Francese - Pronuncia: abitié; participio passato di habituer = abituare.

Significato

Frequentatore assiduo di un luogo, specialmente di ritrovi pubblici, di luoghi di spettacolo o di divertimento: un caffè, un teatrino, un cabaret frequentato dai soliti habitués.

 

Pagina 662 di 1598