stanno bollendo in un pentolone tra i cannibali.
Uno si mette a ridere sguaiatamente.
E l'altro:"Cos'hai da ridere in un momento così tragico?"
"Ho rovinato il brodo ahah... ho appena fatto la pipì!..."
La giovane sposa dice al marito:
"Caro, so che non è colpa tua se non trovi lavoro, però io mi vergogno"
"E perché ti vergogni amore?"
"Perché viviamo alle spalle della mia famiglia. Mio padre ci paga l'affitto, mamma fa la spesa per noi, mia sorella ci compra i vestiti, e la zia ci ha regalato l'automobile"
"Hai ragione, amore, e sai cosa significa questo?"
"Che anche tu hai dei rimorsi?"
"No! Significa che quel pistola di tuo fratello, non ha mai fatto niente per noi"
Dal latino: illatio -onis, derivato di"illatus" participio passato di "inferre" inferire. Sostantivo.
Illativo: che inferisce, che conclude; che serve a trarre o a enunciare un’illazione: congiunzioni illative, dunque, perciò, pertanto, quindi, dette anche conclusive o consecutive. "Inire domum" in italiano "entrare in casa" è chiamato in- illativo.
Illativaménte: per via di illazioni, argomentare illativamente.
Deduzione, inferenza.
Insinuazione, teorema, ipotesi, opinione, presunzione, supposizione.
Inglese - Pronuncia: fèst nèim
Nome di battesimo.
I nomi di battesimo sono lo specchio della società e della cultura del periodo in cui uno nasce: quelli che si chiamano Rachele o Adolfo non potranno mai nascondere la loro età, così come i vari Palmiro/a, Lenin o Nikita.
La smania dell’esotico ha creato, soprattutto nelle famiglie VIP, monster quali Jacaranda, Bramina, Volmer, Siron, Aliosha, Oceano e Cocis.
In Sardegna anni fa, causa la caratteristica di alcuni cognomi tipici del loco, si diffuse la moda di creare nomi hollywoodiani; e così, come in una barzelletta, oggi possiamo trovare Sofia Loriga, Alain Delogu, Bruce Ligas e Demi Murgia.