Inglese - pronuncia: keuàusin.
Il neologismo non ha una traduzione adeguata in italiano in quanto "coabitazione" non dà l'idea del vero significato.
Cohousing è utilizzato per definire degli insediamenti abitativi composti da alloggi privati corredati da ampi spazi (coperti e scoperti) destinati all'uso comune e alla condivisione tra i cohousers. Alcuni servizi collettivi possono essere ampie cucine, lavanderie, spazi per gli ospiti, laboratori per il fai da te, spazi gioco per i bambini, palestra, piscina, internet cafè, biblioteca e altro. Mentre le abitazioni private hanno di solito di dimensioni più limitate rispetto alla media delle normali abitazioni (più piccole dal 5 al 15%). Il motivo è duplice: contenere i costi complessivi dell’intervento (poiché a carico di ciascun proprietario vi è anche una quota-parte della spesa per la realizzazione degli spazi collettivi) e cercare di favorire in questo modo un più intenso utilizzo delle aree comuni.
Di solito un progetto di cohousing comprende dalle 20 alle 40 famiglie che convivono come una comunità di vicinato (vicinato elettivo) e gestiscono gli spazi comuni in modo collettivo ottenendo in questo modo risparmi economici e benefici di natura ecologica e sociale.
In questo contesto c'è da segnalare che la socializzazione favorisce, oltre al risparmio energetico, altri benefici quali ad esempio la costituzione di gruppi d'acquisto solidale, il car sharing o la localizzazione di diversi servizi.
Secondo McCamant e Durrett le caratteristiche costitutive del cohousing sono quattro:
Dal latino: inverecundus, composto di "in" negativo, e "verecundus" verecondo. Sostantivo.
Mancanza di pudore o di modestia nel comportamento, negli atti, negli sguardi, nei discorsi.
Inverecondo: privo di pudore o di modestia; (Manzoni) lunge il grido e la tempesta de' tripudi inverecondi.
Inverecondamente: in modo inverecondo.
Impudicizia, indecenza, spudoratezza, lascivia, lussuria.
Sfacciataggine, sfrontatezza, immodestia, licenziosità, indecenza, impertinenza, impudenza, insolenza, arroganza, protervia.
Castigatezza, pudicizia, pudore, verecondia.
Discrezione.
La barba non fa il filosofo.
(L'abito non fa il monaco)
Dal nome dell’inventore inglese Pinchbek
Lega di rame, zinco e stagno, di aspetto simile all'oro.Detto di cosa che, nonostante la bella apparenza, è in realtà misera e priva di valore. Oro falso, similoro.