Dal latino: irretire, composto di "in" illativo, e "rete" rete.
Alla lettera: (raro) catturare con la rete: i pesci. E' usato principalmente in senso figurato: accalappiare con inganno, attrarre a sé, sedurre, abbindolare, imbrogliare: fu irretito da quella donna; irretire con lusinghe; (Boccaccio) compor fittizie parole, le quali lacci sono ad irretire gli uomini di pura fede.
Irretimento: atto, effetto dell'irretire.
Imbrogliare, prendere con l'inganno, attrarre a sé, circuire, accalappiare, intrappolare, inviluppare.
Conquistare, incantare, sedurre, lusingare , abbagliare, allettare.
che, appena vede un avvocato con la toga, chiede:
“Papà, perché quel signore è vestito come una donna?”
“Perché deve parlare molto!”
Inglese - pronuncia: ghìnis, derivato di "Guinness" denominazione di una famosa marca di birra irlandese.
"Guinnes", nel 1954 cominciò a pubblicare annualmente un volume, intitolato Il Guinness dei primati, che registra i primati conseguiti in tutto il mondo nei settori più diversi.
Oggi il "The Guinnes book of records" è una fortunata pubblicazione che riporta i primati ottenuti nelle più disparate attività.
Per estensione, sta a significare primati in generale.
Il termine è composto da: info(rmazione) + etica.
L'etica dell'informazione. Questo neologismo scaturisce da un interrogativo che si pone nella società avanzata: tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche eticamente ammissibile, socialmente accettabile, giuridicamente lecito? E' un campo molto delicato(basti pensare alle problematiche riguardanti la bioetica) che riguarda la filosofia dell’informazione e fornisce un quadro critico per la formazione di un codice deontologico nella trattazione di argomenti, che presentano aspetti morali legati alla diffusione di notizie come la privacy individuale, il comportamento di chi fa informazione in tutti i media compreso internet, i problemi concernenti il ciclo di vita dell’informazione, in particolar modo quelli legati ai diritti d’autore, ai diritti di proprietà, alla sicurezza personale e degli archivi digitali e alla disparità nell’accesso all’informazione tra le diverse popolazioni, culture e razze.