(Cosa conosciuta anche) dai miopi e dai barbieri.
Si dice di cosa più nota della luce del sole. Ad esempio: Bella novità! Lippis et tonsoribus.
Dal latino: merus = puro, semplice.
Presso i Romani "merum" era riferito al vino (puro-schietto) non mescolato con acqua.
Nell'uso odierno: schietto, puro; queste sono mere menzogne, ho dovuto eseguire il lavoro per mera necessità, mi sono attardato a vedere l'incidente per mera curiosità.
(Dante) come raggio di sole in acqua mera; (Manzoni) questo è un di più, un mero di più.
Anticamente mero veniva usato con significato di lucente, sfavillante: (Dante) e vidi le sue luci tanto mere.
Meramente; puramente, semplicemente; è una presenza meramente formale.
Autentico, buono, genuino, naturale, puro, reale, sano, schietto, semplice, solo, vero.
Impuro, opaco, sporco, torbido.
Inglese - pronuncia: rìmeik, derivato di (to) "remake" rifare.
Rifacimento di un'opera, di un film, in genere di un audiovisivo già esistente che a distanza di tempo intende ripeterne le caratteristiche emotive e spettacolari e, possibilmente, il successo, puntando soprattutto su nuove tecniche, su interpreti di richiamo, su dialoghi aggiornati.
Fare orecchio fa mercante
(Non c'è peggior sordo di colui che non vuol sentire)
Una commessa è al suo primo giorno di lavoro in un negozio di articoli sportivi. Entra il suo primo cliente:"Buongiorno, desidera?"
Il tizio si guarda intorno:
"Buongiorno a lei... vorrei... degli slip per me, per giocare a calcetto... taglia quinta"
La commessa, un po' imbarazzata, ma sicura di sé:
"Certo, non ci sono problemi... solo un attimo"
Gli slip da uomo si trovano in alto proprio sull'ultimo scaffale, sale sulla scala. Mentre si trova in equilibrio sull'ultimo gradino cercando la taglia giusta, entra trafelata una signora che le grida:
"Buongiorno signorina, vorrei delle palle da tennis... è urgente, ho l'auto in doppia fila e c'è il vigile..."
E la commessa, senza scomporsi:
"Certo, signora, tiro giù le mutande al signore e le faccio vedere le palle..."