Dal latino: caementum; primo significato: mistura di sali.
Anticamente era così chiamata una mistura di sali usata dagli orafi per purificare o saggiare i metalli preziosi.
Oggi il termine viene usato in senso estensivo come verifica, prova: (I.Nievo) sentimenti d'un animo provato dal lungo cimento della vita; (Tommaseo) non mettete l'altrui generosità a troppo duro cimento. Usato anche come prova difficile e pericolosa, rischio: tentare il cimento delle armi, entrare in un cimento, mettersi a cimento.
Cimentare: mettere alla prova, sperimentare; cimentare qualcuno, provocarlo; (V.Monti) perché adunque si piace egli d'affligermi e cimentarmi? Usato in senso riflessivo: avventurarsi, cimentarsi in un duello, cimentarsi in una impresa disperata.
Cimentoso: pericoloso, rischioso; che si espone ai pericoli.
Esperienza, saggio.
Rischio; (mettere a cimento) arrischiare, cimentare, provocare, sfidare, esasperare.
(27 aprile 1972 a Catania)
Quel che scrivo è solo frutto della mia mente, che strana-mente, dice la verità!
Sapere è ricordare
La teoria platonica della conoscenza viene citata per indicare la memoria come parte fondamentale dell'apprendimento e della cultura.
Un tale ogni giorno entra in una cabina telefonica e ne esce tutto contento.
Allora un signore che lo vede tutti i giorni entrare ed uscire gli chiede:
"Ma cosa fa lei in quella cabina telefonica? Ne esce così felice..."
E lui:"Chiedo sempre: chi è l'uomo più intelligente del mondo?E una voce mi risponde: tu tu tu......"