Oggi è il mio compleanno!
Meraviglioso! Risponde lei: Scommetto che riesco a dirti esattamente quanti anni hai.
Davvero? E come?
E la signora: Facile, abbassa i pantaloni!
L'uomo si cala i pantaloni.
Bene! Dice lei: Adesso abbassa le mutande!
L'uomo l'accontenta. Lei lo palpa un po' e dice: Hai ottantaquattro anni!
L'uomo esclama: Come hai fatto ad indovinare?
E lei: Me lo hai detto ieri cretino!
Quello di Elsa Schiaparelli era più vicino al magenta che al cipria, ma bastò darne una pennellata sulla confezione del profumo Shocking per renderlo immortale. Ecco creata quella tinta tanto fluo quanto pop ribattezzata proprio rosa shocking, così esageratamente fuori dai canoni dell'epoca da guadagnarsi l'appellativo di colore stravagante, avanguardista, sotto certi aspetti. Una sfumatura che non manca quasi mai in passerella, seppur declinata in tinte palette più soft, dalla cipria, al pesca, passando per il bubblegum e il pastello.
Il termine supercàzzola, storpiatura dell'originale dialettale supercàzzora, è un neologismo entrato nell'uso comune dal cinema. Nel 2015 la definizione di supercàzzola è stata inserita nel vocabolario Zingarelli.
L'invenzione della supercàzzola viene attribuita a Corrado Lojacono e ripresa poi nel film Amici miei di Mario Monicelli (1975). Il termine supercàzzola viene eletto a definizione in seguito a una burla "rovinata" dall'intromissione del personaggio di Guido Necchi (Duilio Del Prete), che il conte Lello Mascetti apostrofa dicendo: "Senti, Necchi, tu non ti devi permettere di intervenire quando io faccio la supercazzola!".
Il termine è composto da "super" (massimo livello) + "cazzola" storpiatura di "cazzata" (Sciocchezza, stupidaggine) cioè "stupidaggine al massimo livello".
- Simona, quando sto con te dimentico tutto.
- Ma io sono Chiara non sono Simona!
- Visto?