Inglese, pronuncia: pixilèscion.
Il termine pixilation è da attribuire al regista Norman McLaren, autore di “Neighbours”, cortometraggio in pixilation che vinse un Oscar nel 1952. Col termine pixie si designa una tipologia di folletti tipica del folclore inglese.
La pixilation è un tecnica d’animazione cinematografica nella quale i personaggi (o le scene) vengono proposti fotogramma per fotogramma (frame-by-frame).
Il termine non deve essere confuso con pixellation che è un effetto grafico di ingrandimento dei pixel, una specie di mosaico che maschera parte di una immagine, come talvolta propongono i nostri telegiornali per evitare che un volto venga riconosciuto.
C'è un vassoio di mele esposte con un bigliettino che dice:
"Prendetene solo UNA, Dio vi guarda!"
Lungo la fila ad un altro tavolo c'è una pila di dolcetti al cioccolato; un bimbo mette un bigliettino con scritto:
"Prendete tutti quelli che volete, Dio sta guardando le mele!"
Il dolce in fondo
Alla fin fine, per ultimo, dopo una serie di fatti, è capitato qualcosa di bello o (iron.) di brutto.
Sostantivo
Il termine vestigio e vestigia derivano dal latino vestīgiu(m) / vestigāre = "seguire le tracce di qualcuno".
Vestigia è anche sinonimo di veste, abito, armatura.