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Mercoledì, 17 Giugno 2015 02:00

Prodotti biologici

Scritto da  il professore
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Secondo quanto emerge da una recente ricerca de 'il professore', anche nel campo del biologico, esiste una grande confusione sui termini e una larga disinformazione faziosa.

Mentre l'Unione Europea sdogana gli Ogm, gli italiani si scoprono sempre più amanti del biologico. Un successo che, però, non significa sempre una reale conoscenza di cosa è il bio e cosa invece non è, tanto che il 19% è convinto che si tratti di alimenti per vegetariani, prodotti per chi soffre di intolleranze alimentari (16%) o prodotti che garantiscono una maggiore naturalità e tutela dell'ambiente (47%). Sono i risultati di uno studio pubblicato dalla rivista 'Vie del Gusto', diretta da Domenico Marasco e condotto su 350 persone di cui è stato sondato il livello di conoscenza, il loro rapporto e ciò che li spinge a comperare questa tipologia di prodotti.

Anche se non c'è una totale chiarezza, resta il fatto che sempre più intervistati mostrano una propensione crescente ad acquistare prodotti "bio", tanto che il 37% ha dichiarato che se ne ha la possibilità sceglie sempre questa tipologia convinto di una loro maggiore salubrità (38%) e un sapore che in altri prodotti non si trova più (15%). Al di là di tutto, però per molti si tratta di una moda: il 67% ha ammesso di aver iniziato ad acquistare "bio" per il grande parlare che se ne fa in Tv o sui giornali, cosa che li rende in qualche modo "di moda" (56%). Tuttavia, in questa corrente di "bio-entusiasti" non manca una frangia di "bio-scettici": un intervistato su due esprime infatti il dubbio che la provenienza sia veramente biologica e il timore che a volte si possa trattare di una ennesima frode alimentare.

Un intervistato su tre (31%) ritiene i prodotti bio un aspetto imprescindibile per avere uno stile di vita sano, a cui si aggiunge il 23% che considera gli alimenti biologici un vero e proprio strumento per tenersi in forma e in piena salute, tanto che, in un mondo dove la "chimica" la fa ormai da padrona, il bio rappresenta una "necessità" per evitare di introdurre nel proprio organismo nuovi veleni (19%). Al di là degli effetti benefici su se stessi il 25% vede gli alimenti coltivati in modo biologico come un importante aiuto per la salvaguardia dell'ambiente.

Posto che "bio è bello", stupisce non poco che soltanto il 17% di chi è solito acquistare "bio" sa definire con esattezza cosa siano gli alimenti di questa categoria. Il 13% ritiene che contengano un più alto tasso nutritivo. Non solo, sembra esserci qualche indecisione anche sulle caratteristiche che distinguono ciò che è bio da ciò che non lo è: se il 38% ha risposto che i prodotti bio sono in generale più salubri e il 15% parla di maggiori qualità organolettiche nei prodotti marchiati come biologici, il dato più significativo sembra essere evidenziato da quel 27% che non saprebbe bene cosa rispondere.

Tutto lo studio qui...


I prodotti agricoli bio sono coltivati mettendo al bando ogni sostanza chimica

Affermare questo si può ben definire una "enorme boiata senza senso", prima di tutto perché è troppo generica, secondo perché non è previsto da nessun disciplinare bio o di qualsiasi tipo di agricoltura. E' vero esattamente il contrario: in qualsiasi tipo di agricoltura l'uso -con pratica corretta- di fitofarmaci e fertilizzanti è obbligatorio e previsto dalla legge (è obbligatorio per legge).

Chiariamo meglio: contrariamente a quanto si possa pensare e a quanto si continua falsamente ad affermare, i prodotti agricoli "biologici" non sono coltivati mettendo al bando ogni sostanza chimica.

Fitofarmaci & bio

Contrariamente a quanto si possa pensare e a quanto si continua falsamente ad affermare, i prodotti agricoli "biologici" non sono coltivati mettendo al bando i fitofarmaci. Bensì solo 'privilegiando' sistemi antiparassitari naturali. Il disciplinare prevede infatti ampie deroghe in caso questo primo rimedio fallisca.

Fertilizzanti "naturali" e "artificiali"

Sappiamo che -persino in diversi vocabolari- troviamo queste "definizioni", per noi sono fuorvianti se non addirittura false. I fertilizzanti di distinguono in "organici" e "chimici" ed entrambi sono "naturali". Inoltre, nei disciplinari bio -per quanto riguarda i fertilizzanti- si parla solo di buone pratiche, entrambi sono ammessi. Entrambi hanno le loro "pericolosità" e contrariamente a quanto si afferma e si possa pensare è indispensabile utilizzarli. Comunque il "problema" dei fertilizzanti -che esiste- non sta nei fertilizzanti stessi, ma nelle pratiche scorrette di agricoltori senza scrupoli.

Proprietà organolettiche & prodotti bio

Biologico non è garanzia di qualità nutrizionali superiori, sentite cosa ci tocca leggere su internet:

Ma quali sono i vantaggi che offrono rispetto ai prodotti abituali? I vegetali biologici sono più ricchi di vitamine, minerali e fibra perché riescono ad assimilare meglio le sostanze nutritive del terreno. Inoltre, nella frutta bio sono presenti in maggiore quantità sia la vitamina C sia sostanze antiossidanti, preziose per proteggere l’organismo dall’attacco dei radicali liberi.

Mai sentite tante stupidate -assieme- in un'unica frase. Ogni parola di questa frase è senza senso, falsa e mai provata. Siamo senza parole. Sopratutto non possiamo credere che qualcuno possa crederci. Vi rimandiamo a questo articolo.

Inquinanti, Antibiotici e Ormoni & bio

Oggi, poi, è possibile trovare anche Vino, Formaggio, Pesce, Carne bio... In pratica i prodotti "trasformati". Negli allevamenti biologici gli animali vengono nutriti con foraggi bio e la loro crescita avviene in modo molto naturale.

Attenzione: per legge, questi prodotti, devono essere disposti in un banco ad hoc, divisi  da quelli "normali" e con tanto di cartello. 

Purtroppo, però, ci tocca leggere anche:

In pratica, si tratta di carne priva di inquinanti, di antibiotici e di ormoni.

A parte che l'utilizzo di ormoni sarebbe una "frode" sanzionata comunque, anche gli antibiotici -usati per fini diversi dalla cura e senza il controllo veterinario- sarebbe una frode sanzionata comunque, frodi -entrambe- che -in quanto frodi- potrebbero benissimo nascere in un allevamento "normale" ma anche in un allevamento "bio". Inquinanti? Se mettiamo una mucca sotto la campana di vetro?
Nei prodotti bio troveremo gli stessi inquinanti degli altri prodotti di pari qualità, si, perché anche i prodotti bio hanno una qualità, derivata dalla nazione da cui provengono e dal produttore.

Frodi & bio

I prodotti bio non sono esenti da frodi, anzi, queste sono in aumento e bisogna tenere gli occhi aperti. Lasciamo la questione ad un articolo specifico che pubblicheremo contestualmente a questo.


La definizione dell’agricoltura biologica

«La produzione biologica è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali. Il metodo di produzione biologico esplica pertanto una duplice funzione sociale, provvedendo da un lato a un mercato specifico che risponde alla domanda di prodotti biologici dei consumatori e, dall’altro, fornendo beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale».

Con questo “considerando” il regolamento (CE) n. 834/07, la UE si mostra sensibile alla percezione che il consumatore ha della produzione biologica - prodotti genuini, controllati, tracciati, fatti con metodi che rispettano il ritmo della natura e garantiscono la biodiversità - e ne istituzionalizza, all’art. 4, gli obiettivi generali:

  1. stabilire un sistema di gestione sostenibile dell’agricoltura;
  2. ottenere prodotti di alta qualità;
  3. produrre un’ampia varietà di alimenti che rispondano alla domanda dei consumatori di prodotti ottenuti con procedimenti che non danneggino l’ambiente, la salute umana, la salute dei vegetali e il benessere degli animali.

Principi

L’agricoltura biologica si fonda su obiettivi e principi, oltre che su pratiche comuni, ideati per minimizzare l’impatto umano nell’ambiente e allo stesso tempo permettere al sistema agricolo di operare nel modo più naturale possibile.
Le pratiche agricole biologiche includono:

  • La rotazione delle colture per un uso efficiente delle risorse locali;
  • Limiti molto ristretti nell’uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici, antibiotici nell’allevamento degli animali, additivi negli alimenti e coadiuvanti e altri fattori produttivi;
  • Il divieto dell’uso di organismi geneticamente modificati (OGM);
  • L’uso efficace delle risorse del luogo, come l’utilizzo del letame per fertilizzare la terra o la coltivazione dei foraggi per il bestiame all’interno dell’azienda agricola;
  • La scelta di piante e animali che resistono alle malattie e si adattano alle condizioni del luogo;
  • L’allevamento degli animali a stabulazione libera, all’aperto e nutrendoli con foraggio biologico;
  • L’utilizzo di pratiche di allevamento appropriate per le differenti specie di bestiame.
Letto 5454 volte Ultima modifica il Martedì, 16 Giugno 2015 23:26
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