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Giovedì, 06 Settembre 2012 02:00

I luoghi della memoria

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I luoghi della memorial progetto «I luoghi della memoria» è stato costituito come progetto sistemico, declinato attraverso due dimensioni: geografica (i luoghi) e storico-culturale (la memoria).

L’elenco dei luoghi è vasto nel numero e articolato nella tipologia, come risulta dalla mappatura su territorio nazionale con i dati pervenuti dalle Soprintendenze ai Beni culturali. Di tutti quelli presenti ne sono stati individuati, secondo criteri ben precisi, alcuni che sono stati inseriti in questo progetto.

Il Comitato dei Garanti, nel corso della riunione del 18 giugno 2010, ha individuato cinque parametri per definire gli interventi prioritari all’interno dell’elenco. I parametri sono i seguenti:

  1. Stato di conservazione del bene come accertato dalla Soprintendenza competenze (NB. Tale criterio è da considerarsi prioritario rispetto a quelli successivi);
  2. Rilevanza del monumento, dell’evento celebrativo, del personaggio in relazione al periodo storico del Risorgimento;
  3. Valore artistico dell’opera in oggetto;
  4. Rarità relativa dell’oggetto effigiato;
  5. Dislocazione territoriale.

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Perché "I Luoghi"

Il territorio come spazio essenziale della identità italiana, un flusso continuo e continuamente in mutamento, plurale, ma riconoscibile come comune. Amore per il territorio italiano e per la sua molteplicità significa estrarre le informazioni sulla storia vissuta dai luoghi, nei luoghi e renderla evidente per il viaggiatore, per il curioso, per il cittadino. Far emergere le singole informazioni. Poter fruire di una visione d'insieme.

La geografia è la prima dimensione da recuperare. La diffusione sul territorio di siti, monumenti, luoghi simbolici del processo di indipendenza e unificazione nazionale è il primo dato di cui tener conto. I fatti delle generazioni di italiani, di patrioti che hanno costruito lo Stato unitario non sono separabili dai luoghi nei quali questi fatti, passioni, progetti, si sono realizzati. Non a caso le prime celebrazioni ottocentesche del Risorgimento ricorrevano ai "panorami", ricostruzioni pittoriche e fotografiche in dimensioni gigantesche di ciò che i patrioti effettivamente videro di luoghi per esempio dei Mille (battaglia di Palermo) o dell'assedio di Venezia e di Roma nel 1849.

Perché "Memoria"

Le memorie individuali, famigliari sono per definizione molteplici, non si unificano mai, ma si possono comporre in un insieme di narrazioni. L'essenziale non è la costruzione di una memoria comune, ma il fatto di non smettere mai di raccontare le singole storie alle generazioni che si succedono.

Il rischio da evitare -che oggi corriamo gravemente- è la dimenticanza, la perdita irreparabile di informazioni.

La distanza che ci separa dai fatti che condussero all'indipendenza e all'unificazione nazionale per i cittadini italiani oggi viventi non supera il legame con i bisnonni o i trisavoli. Esistono vasti e diffusi documenti fotografici nelle famiglie, nei comuni, nelle parrocchie, nelle associazioni.

Perché "Memoria dei luoghi"

Vi sono luoghi della memoria storica nazionale che sono stati celebrati e poi dimenticati; altri luoghi che sono stati celebrati e poi ampliamente vissuti; ci sono luoghi importanti che non vennero celebrati né con la costruzione di monumenti né con la traduzione in gesti che ne facessero dei simboli. È giunto dunque il momento di far parlare tutti questi luoghi insieme. La storia che essi raccontano è in prima istanza quella dei personaggi e dei fatti a cui essi rimandano

Letto 3782 volte Ultima modifica il Giovedì, 06 Settembre 2012 07:17
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