Tunnel Mentale
Sostantivo
Etimologia
La locuzione tunnel mentale è composta da tunnel che deriva dal latino tunna = "botte" e mentale che deriva dal latino mens mentis = "mente". Il creatore del sostantivo, originariamente tunnel di realtà è Timothy Leary (uno psicologo statunitense) che lo ha descritto nel suo libro Neuropolitics ed è stato reso popolare da Robert Anton Wilson (studioso della mente e inventore della nota rivista PlayBoy) in diversi scritti tra cui il celebre libro Prometheus Rising. In seguito è nato il sostantivo più semplice tunnel mentale.
Significato
La locuzione tunnel mentale meno recentemente anche tunnel di realtà è una spiegazione psicologica del fenomeno che conduce ogni individuo ad interpretare la realtà in maniera personale e quindi non oggettiva. Il tunnel sta a figurare un processo mentale che semplifica la realtà a favore di una "verità " parziale o preconcetta chiaramente visibile all'uscita del tunnel. Le pareti del tunnel permettono di vedere solo gli elementi presenti al suo interno e impediscono di vedere gli altri elementi oggettivi esterni, anche se eventualmente evidenziati da un interlocutore. Questa realtà virtuale viene generata con un percorso mentale contrario, partendo dall'uscita del tunnel (quindi dai preconcetti) invece che formarsi valutando tutti gli elementi oggettivamente. Il risultato può portare verso un'interpretazione errata della realtà . Questo fenomeno è naturale per l'essere umano ed è dovuto alla naturale tendenza della mente a semplificare ignorando elementi che sono considerati non importanti. Per fare questo vengono utilizzati i filtri mentali che abbiamo generato dalle esperienze, dai condizionamenti e dal sistema di convinzioni. Sono quindi necessari un grosso sforzo e una adeguata apertura mentale (tipica dei bambini) per opporsi a questo processo errato e quindi vedere la realtà per come è e non per come ci appare.